Anche se comunemente accostate, l’opera di Satoshi Nakamoto e le altcoin hanno poco in comune: tecnologie e casi d’uso sono profondamente diversi.
Per quanto il mondo Bitcoin e quello delle criptovalute siano quasi sempre accostati, talvolta utilizzando i termini come sinonimi, il protocollo introdotto da Satoshi Nakamoto sottende tecnologie, ideologie, casi d’uso e obiettivi unici e inimitabili e in gran parte dei casi antitetici a quelli delle altcoin.
In questo senso Bitcoin è una singolarità nella storia del trasferimento del valore che non può essere imitata e uno dei motivi principali sta nelle priorità che si pone la tecnologia di fronte al Trilemma.
Nella vita di tutti i giorni siamo costretti ad affrontare dei trade-off: situazioni in cui migliorando un aspetto di qualcosa si finisce inevitabilmente per peggiorarne un altro. In economia uno dei più noti trade-off è quello tra inflazione e crescita.
Il Trilemma
Nel mondo delle reti distribuite e, più nello specifico, in quello delle criptovalute, il trade-off più noto coinvolge tre macro-variabili: decentralizzazione, sicurezza e scalabilità, per questo motivo è definito Trilemma.
In una rete che scambia informazioni non si può raggiungere il massimo livello in tutti e tre gli aspetti perché il miglioramento di uno implica direttamente il peggioramento di un altro.
Serve dunque stabilire delle priorità e decidere quali aspetti siano più e meno importanti: è qui la differenza chiave che traccia una profondissima linea di demarcazione tra Bitcoin e le altcoin.
La distribuzione della rete
Consapevole della storia che precede l’introduzione di Bitcoin – costellata da tentativi di sviluppo di una valuta nativa di Internet, falliti in gran parte per un’eccessiva centralizzazione – la comunità globale aspira al massimo della decentralizzazione e della sicurezza possibili, perdendo quindi performance nella scalabilità della blockchain (layer 1).
Nakamoto nel 2008 parlava persino di “distribuzione” della rete. Da allora la comunità Bitcoin è focalizzata nel migliorare con il massimo degli sforzi questa caratteristica perché rappresenta l’essenza stessa della tecnologia ed è ciò che la rende antifragile.
Bitcoin è la rete più distribuita attualmente esistente. Tutte le altcoin, anche se in misure diverse tra loro, sono più centralizzate e meno sicure. Stiamo parlando di un oceano di nuovi strumenti per scambiare valore dalla governance centralizzata o semi-centralizzata e per questo motivo affini a un paradigma non diverso da quello esistito finora: quello in cui il successo delle operazioni all’interno della rete è garantito e dipende da un singolo o da pochi attori.
In parole più semplici, non è più la sola banca a processare le operazioni ma sono i pochi soggetti coinvolti nella gestione della rete.
Il Paper
Per spiegare questi concetti ho pubblicato un paper consultabile e scaricabile gratuitamente di seguito.
Escludendo introduzione e conclusioni il documento è diviso in quattro capitoli:
- Esigenze e innovazioni – Breve storia di come le varie forme di moneta sono nate per rispondere a precise esigenze. Bitcoin nasce non a caso nel 2009 come alternativa a un sistema in grave crisi;
- Come funziona Bitcoin? – Spiegazione dei principali meccanismi che rendono Bitcoin una struttura antifragile e in continua espansione. Come interagiscono tra di loro Proof-of-Work chain, mining e halving?
- A cosa serve Bitcoin? – Esposizione dei casi d’uso più noti ad oggi: strumento di tutela di privacy e diritti umani, emancipazione finanziaria, efficientamento energetico, riserva di valore.
- Criptovalute, un altro paradigma – Le altcoin sono così diverse perché, a differenza di Bitcoin, non danno priorità a sicurezza e distribuzione nel Trilemma. Tutte le altcoin sono più centralizzate e meno sicure. Differenza tra PoW e PoS, governance di Ethereum.
L’esplosione di strumenti come Nft e De-Fi, solo all’apparenza decentralizzati, fa emergere la necessità di distinguere fermamente la rivoluzione storica di Bitcoin e innovazioni tecnologiche che però mantengono il requisito della fiducia in una o più entità.